ALCOOL E INFERTILITA’ MASCHILE

Quotidianamente mi rendo conto parlando con le coppie che si recano alla mia attenzione per un problema di sterilità, quanto poco sia noto l’effetto che il consumo di alcool può avere sulla loro fertilità.

Si passa da consumi eccessivi di due tre superalcoolici nel fine settimana all’ assoluta proibizione (autoindotta) di alcool per evitare danni agli spermatozoi. Facciamo allora un po’ di chiarezza.

L’alcol danneggia molti organi e interferisce con molte funzioni vitali. Tuttavia, molto dipende da quanto, da cosa e da quando (in quale età o periodo della vita) si beve. Purtroppo, però, valutare l’effetto specifico dell’alcol sull’infertilità è difficile, perché chi beve, spesso fuma e ha cattive abitudini alimentari, ha cioè uno stile di vita che complessivamente incide in modo negativo sulla fertilità.

L’apparato riproduttivo maschile è composto da tre organi che interagiscono tra di loro per la produzione di testosterone e di conseguenza degli spermatozoi: l’ipotalamo (situato al centro del cervello), l’ipofisi (situata alla base del cervello) e i testicoli. Dato il loro funzionamento strettamente correlato sono definiti anche asse ipotalamo-ipofisi-gonadi. L’ipotalamo rilascia l’ormone del rilascio delle gonadotropine GnRH nei vasi sanguigni che lo collegano all’ipofisi, che a sua volta libera nel flusso sanguigno l’ormone luteinizzante LH e l’ormone follicolo-stimolante FSH. Questi due ormoni, LH e FSH, arrivano fino ai testicoli che, in risposta allo stimolo, rilasciano testosterone. Quando il livello di testosterone nel sangue aumenta, l’ipofisi risponde meno allo stimolo esercitato dall’ormone del rilascio delle gonadotropine: di conseguenza, diminuiscono anche gli ormoni luteinizzante e follicolo-stimolante e il livello di testosterone cala. Questo processo è chiamato meccanismo di feedback negativo (è cioè una inibizione automatica). Se, viceversa, la produzione di testosterone diminuisce, l’ipofisi diviene più reattiva agli stimoli del GnRH e aumenta il rilascio di LH e di FSH, che a loro volta stimolano la produzione di testosterone. L’alcol può interferire con il funzionamento delle ghiandole che regolano la produzione degli ormoni sessuali e questo causa una riduzione della fertilità sia nell’uomo sia nella donna. L’alcol ostacola il funzionamento dell’intero sistema e causa infertilità, impotenza e alterazione delle caratteristiche sessuali secondarie.

A livello testicolare il consumo di alcol è associato a una modificazione strutturale dei testicoli (atrofia), a una diminuzione della produzione di testosterone interferendo con la normale funzione delle cellule di Leydig, ma vengono influenzate anche le cellule di Sertoli che svolgono un ruolo importante nella maturazione degli spermatozoi. Secondo alcuni studi, in dosi elevate – equivalenti a più di 80 grammi al giorno, cioè a più di un litro di vino al giorno – si può arrivare, all’arresto del processo di maturazione.

È necessario quindi tener conto dei rischi associati al consumo di alcol, non solo per gli effetti sullo stato di salute generale, ma anche per quelli provocati alla sfera sessuale e riproduttiva maschile.

Chi sono

Sono un medico specializzato in Ginecologia e Ostetricia, mi occupo di procreazione medicalmente assistita, aiuto le coppie a coronare il loro grande sogno di diventare genitori e le donne ad ascoltare e conoscere il proprio apparato sessuale.

Navigazione Veloce

Dottoressa Valeria Valentino © 2024. P. IVA 02357340500. Tutti i diritti riservati. Privacy Policy - Cookie Policy